Archivio mensile:Marzo 2016

Sulla nobiltà di Sinibaldo Scorza pittore e miniatore insigne (1589-1631)

di GIAN MICHELE MERLONI

Scrive correttamente il Soprani, primo biografo dell’artista, vissuto nella seconda metà del ‘600 che Sinibaldo Scorza, pittore e miniatore insigne nacque il 16 luglio 1589 in Voltaggio da Giovanni Scorza, huomo non meno ricco di beni di fortuna, che dotato di molte virtù.

E neppure nel presunto atto di nascita, non più esistente nell’archivio parrocchiale di Voltaggio, ma riportato nella biografia dell’artista, scritta da M. Biòlé si fa cenno alle nobili origini dello Scorza e tanto meno accennando al padre, si fa riferimento al conte Giovanni.
Da dove nacque, dunque, la leggenda della sua appartenenza alla famiglia Scorza dei conti di Lavagna, su cui si cimentarono, senza mai trovare un solo convincente documento, falangi di biografi e di genealogisti sino ad oggi? Continua a leggere


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LE PAROLE DEI NOVESI – XI

di NATALE MAGENTA

anghèʃu

Devo all’amico Carlo Tono (n. 1927) un’informazione per me importantissima riguardante un’accezione della parola anghèʃu mai prima d’ora conosciuta e da me non registrata nel mio vocabolario dialettale novese edito nel 1999. A dire il vero, al lemma n. 108 del suddetto lessico figurava già la voce anghèʃu, ma l’italiano ad essa corrispondente era soltanto ‘persona particolarmente sgraziata e goffa’. Ultimamente però l’informatore succitato mi ha garbatamente fatto osservare che nel mio articolo pubblicato su Novinostra nel giugno 2010 sulle voci riguardanti il focolare mi ero dimenticato di segnalare l’antica accezione di anghèʃu con cui si indicava un tempo un aggeggio posto nel vano camino a forma di L capovolta, con un’asta orizzontale fornita di alcune tacche atta a sostenere pentole e simili che cuocevano sulla fiamma e ad allontanarle dal fuoco in un momento successivo per ritardare la cottura dei cibi.

Per una descrizione più dettagliata e precisa, corredata inoltre da disegni e da una fotografia eseguita dallo stesso Tono, rimando ad altra parte della Rivista. Continua a leggere


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DINI, PITTORE VERSATILE

di EDDA BARELLA

Lo stile, i colori, la modernità, della pittura di Edoardo Pasquale Perolo detto Dini (Novi 1867- Verona 1922) sono sempre stati uno stimolo di interesse, tale da indurmi ad approfondire sia il suo excursus pittorico, che a rivedere, analizzare i molteplici dipinti, sparsi nelle collezioni non solo novesi .

Per me il Dini è il più virtuoso, moderno ed eclettico fra i pittori della nostra città, che vissero fra la fine dell’ottocento e i primi del novecento. Continua a leggere


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