Archivio mensile:Dicembre 2016

La Confraternita e l’Oratorio della Misericordia in Novi

di FRANCESCO MELONE

Dal proemio ai “Ragionamenti Vari”, datati 1576, scritti da Lorenzo Capelloni, storico novese autore di una vita di Andrea Doria, si legge che già dal secolo precedente esistevano in Nove, con i relativi Oratori, quattro pie Confraternite di Disciplinanti: quella della S.S.Trinità dei Pellegrini e Convalescenti – la più antica, sorta nel 1482 – quella della Misericordia e della Morte ed Orazione, quella di S.Bernardino e quella di S.Maria Maddalena e S.S.Crocefisso.

Di pie unioni laiche si trovano tracce in Francia già nel secolo VIII, ma quelle del secolo XIII sono il risultato dell’imponente moto religioso, che scuote la società cristiana di quel tempo. Continua a leggere


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Rondinaria di Silvano d’Orba Il luogo dei canali (auriferi)

di GIUSEPPE PIPINO

Nel sito semi-istituzione di Silvano d’Orba è stata recentemente pubblicata una foto dei ruderi del castello vecchio con la didascalia riferita a Rondinaria, provocando l’intervento polemico di molti utenti e, di conseguenza, la dovuta rettifica da parte dei curatori.  Questi, d’altra parte, non avevano fatto altro che riprendere quanto affermato da PISTARINO (1970 e 1978) in due maestose opere, evidentemente fidandosi del prestigio goduto dall’Autore, il quale racconta invece altre bubbole, tra le quali l’identificazione dell’aleramica (e vercellese) corte Auriola con la località Valloria, sita nella valle Stura di Ovada, e del fiume Amporio che circoscrive la corte (oggi Lamporo) con il torrente Piota (PIPINO 1989 e 1996). Continua a leggere


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La Fiera di S.Caterina

di FRANCESCO MELONE

Ci sono avvenimenti strettamente legati alla vita di una comunità, che finiscono per essere in qualche modo identificati con la storia, la cultura e le usanze di quella comunità. Per Novi Ligure Santa Caterina non vuol dire solo fiera, ma significa rievocare ogni anno buona parte di quanto di tradizione e di costume c’è in questa Città, ed allora diventa importante sapere come tali fiere fossero anche in altri tempi davvero un grosso avvenimento  e perché siano potute assurgere a tanto.

Le vicende delle fiere a Novi si perdono nella nebbia del Medioevo. Risale infatti al 22 settembre 1388 l’assenso del Duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, sotto il cui dominio si trovava allora la nostra comunità, per l’istituzione di un mercato, che, in base alle sue prescrizioni, doveva essere aperto non più di una volta alla settimana nel luogo detto “Zerbo”, una contrada delle più antiche, corrispondente alla località dove si apriva l’omonima porta, detta anche di “S.Pietro”, per la vicinanza a questa Chiesa. Continua a leggere


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