Archivi tag: storia di novi ligure

La guerra civile a Novi

di ITALO CAMMARATA

Fazioni urbane pro e contro i feudatari Fregoso

In un precedente articolo[1] abbiamo ricostruito le vicende storiche di Novi dal 1456 al 1459 sotto il governo della famiglia feudataria Fregoso (o Campofregoso) fino al momento in cui il capofamiglia Pietro Fregoso rimane ucciso nei carugi di Genova durante un tentativo di riprendere il controllo di quella città e della Repubblica, che lui stesso aveva consegnato ai Francesi nel 1458, quando era ancora Doge. Suo fratello Masino, catturato nello stesso scontro, viene decapitato sulla piazza di Genova. Così Novi diventa il rifugio dei Fregoso sopravvissuti a quella batosta ma ora la presenza massiccia in paese della famiglia feudataria (la vedova di Pietro, Bartolomea, il fratello Paolo Arcivescovo di Genova, che ha lasciato la sua sede, più altri fratelli e parenti) riporta a galla i malumori dell’opposizione novese che se n’era stata tranquilla fin tanto che i feudatari vivevano a Genova. In questo articolo ricostruiamo le vicende interne novesi dopo la morte di Pietro servendoci di una massa di documenti che è raro trovare su questo tipo di argomenti. Sperando che qualche altro studioso investighi approfonditamente sulla formazione e la storia sociale di quelli che più tardi saranno definiti gli ‘alberghi’ di Novi.

Al Duca di Milano Francesco Sforza la brutta notizia della morte violenta di Pietro Fregoso a Genova arriva mediante un cavallaro mandato apposta da Novi dalla vedova Bartolomea e dal fratello Paolo Fregoso, Arcivescovo di Genova. Il Duca si trova in trasferta a Mantova, dove il Continua a leggere


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Le parole dei Novesi – VIII

di NATALE MAGENTA

fróla   –   mré   –   magiùstra – labóia

Queste tre voci novesi, tuttora ben conosciute ed usate dai dialettofoni (un po’ meno forse la terza), indicano la fragola.

Con il termine fróla, voce di genere femminile, plurale fróle, s’intende per lo più il frutto a grosse dimensioni della nota pianta orticola, coltivata ora in numerose varietà e ibridi e attualmente quella più commercializzata. Essa ha fiori ermafroditi, forniti cioè di stami e pistilli, che si autofecondano. Continua a leggere

Un Novese caduto nella battaglia di Lissa

di FRANCESCO MELONE

Le acque dell’isola di Lissa, posta nel medio mare Adriatico, davanti alle coste della Dalmazia, sono state teatro nel secolo XIX di due battaglie navali. La prima si svolse il 13 marzo 1811, nel quadro della lotta delle potenze europee contro Napoleone, quando una flotta   franco-veneziana cercò di cacciare gli inglesi dall’isola, ma fu sconfitta  da una squadra di fregate britanniche, la quale, pur notevolmente inferiore, costrinse le navi avversarie  a rinunziare alla progettata riconquista della piazzaforte ed a rifugiarsi  nel porto di Ancona. Continua a leggere


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I Pozzi a campana nel Novese

di EDOARDO MORGAVI

Uno degli elementi essenziali alla sopravvivenza dell’uomo è sicuramente l’acqua e, dove questa scarseggia, si utilizzano da sempre diverse strategie per raccoglierne quantità sufficienti atte a soddisfare le quotidiane necessità. A questo scopo, nelle zone collinari del novese e pure in buona parte del Piemonte meridionale si costruivano in passato profondi pozzi, detti localmente ‘pozzi a campana’ (o ‘a fiasco’ o ‘a damigiana’) a causa della loro forma. Continua a leggere

VITTORIO EMANUELE I DI PASSAGGIO A NOVI, A GENOVA SECONDA CAPITALE DEL REGNO

di GIAN MARINO DELLE PIANE

Caduto Napoleone, Genova, occupata dagli inglesi, riceve il 24 aprile 1814 da lord William Bentinck, comandante delle forze del Mediterraneo, un governo provvisorio a forma repubblicana, con Girolamo Serra a presidente, calcato sulle orme della costituzione del 1797, richiamata in vita con piccole modificazioni.[i]

Il 29 aprile le truppe inglesi entrano in Novi, dove il Corpo di Guardia si acquartiera nel palazzo di Lazzaro Negrotto (poi Delle Piane) in piazza della Collegiata. Tra il nuovo governo provvisorio ed i rappresentanti della Municipalità novese si ha uno scambio di lettere, per mezzo dei membri del consiglio Paolino Sauli e Luigi Peloso, che ricevono i ringraziamento per le azioni intraprese a favore degli inglesi, a cui seguirà l’elargizione da parte dei lord Bentinck per l’erezione in Novi dell’artistica fontana in marmo, sormontata dalla statua di un pastore dalla cui zampogna zampilla l’acqua, opera di Giuseppe Gaggini, per adornare piazza della Collegiata.[ii] Continua a leggere


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Nascita di un’area artigianale novese

Il C.I.P.I.A.N – di DARIO UBALDESCHI

C’era una volta
Il tutto ebbe inizio nell’anno del Signore 1969 allorquando l’Amministrazione Comunale pervenne in proprietà di un vasto appezzamento di terreno della superficie di mq. 115.950 ubicato nell’attuale area del Cipian, con il chiaro intento di dotare la città di un’area artigianale sul modello di quelle realizzate in Emilia Romagna.

Era un sogno che da tempo assillava la lucida mente del Sindaco di quel tempo, Armando Pagella, a cui si deve riconoscere la primogenitura dell’area artigianale denominata Cipian e perseguita con fede e costanza sino alla sua ultimazione e anche dopo. Ma essendo tale area acquistata di matrice agricola e non allineata con i dettami del Piano Regolatore, allora ancora allo studio, il cui iter si concluse nel dicembre 1971, il Sindaco Pagella provvide a formulare una Variante allo stesso P.R.G. per destinare la stessa area ad altre private come area artigianale. Tale variante fu quindi realizzata ed approvata con delibera n° 282 del 14.4.1975, prendendo la denominazione di area artigianale Z. I. 6 (Zona Industriale 6) della superficie complessiva di mq. 280.000, approvata poi dalla Regione Piemonte con D.P.R. 942 del 25.2.1977. Continua a leggere